
Xavier de Lignerolles, tenore, e Pascal Contet, fisarmonica, mettono Schubert sotto i riflettori in questo concerto nell'eccezionale cornice de La Mirande.
Die Winterreise (Il viaggio d'inverno), composto nel 1827 da Franz Schubert su poesie di Wilhelm Müller, è l'epitome del Romanticismo in musica, un'espressione assoluta della "Sehnsucht", la nostalgia esistenziale. Probabilmente la più bella raccolta di lieder di Franz Schubert, la sua densità e la sua drammaticità superano tutto ciò che egli ha prodotto in questo genere. Le poesie di Müller corrispondono perfettamente allo stato d'animo del compositore in quel periodo: scoraggiato, stremato dalla malattia e dall'isolamento delle ultime settimane di vita, si riconosce nel narratore non appena scopre le poesie. Il viaggio e la solitudine sono i temi principali, e ciò che appartiene alla felicità appare solo come ricordo e illusione. In questo ciclo, uno dei più vasti e struggenti del Romanticismo, Schubert evoca le peregrinazioni di un viaggiatore che fugge dalla città, attraversa un paesaggio innevato, incontra un suonatore di ghironda, una banderuola, un corvo, si ferma in una locanda, ricorda i suoi amori, aspetta una lettera, evoca un tiglio perduto. Schubert aveva trentun anni quando completò la Winterreise nelle ultime settimane della sua vita, alloggiando con il fratello in una piccola stanza nella Kettenbrückengasse 6. Qui, malato e con la sensazione di non poterne più fare a meno, si recò in un'osteria. Qui, malato e sentendo che la sua fine era vicina, scrisse la seconda parte del ciclo, completandola pochi giorni prima della sua morte, avvenuta il 19 novembre 1828. A poche strade di distanza, in Mariahilfstrasse 43, il costruttore di pianoforti Cyrill Demian stava perfezionando la sua nuova invenzione: un piccolo strumento a mantice chiamato fisarmonica, per il quale registrò un brevetto poche settimane dopo, il 6 maggio 1829... e che avrebbe avuto un successo mondiale fino allo sviluppo della fisarmonica da concerto. Schubert sentì forse i primi suoni di questo strumento, i suoi accordi struggenti, mentre concludeva il suo famoso "Leiermann", il suonatore di ghironda? Anche se non ci sono prove, la fisarmonica, figlia del romanticismo viennese, porta la sua commovente poesia e profondità nel ciclo del Viaggio d'inverno e diventa complice del cantante/narratore, sposando la linea vocale o trasfigurando i colori orchestrali.
Orari
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Il 17 marzo 2026
- 19:30