Il Festival d'Avignon rappresenta 80 anni di universalismo al servizio del patrimonio culturale e della creazione contemporanea. 80 anni di messa in prospettiva dell'arte con la realtà sociale. 80 anni di un progetto politico ed estetico che osserva le grandi metamorfosi delle arti dello spettacolo e, attraverso di esse, la diversità e la complessità del mondo.
La Cour d'Honneur del Palais des Papes, patrimonio mondiale dell'UNESCO, è il luogo di nascita del Festival, che si svolge in 30 luoghi della città e della regione circostante. Dalle palestre ai chiostri, dalle cappelle ai giardini, dalle cave alle chiese, il Festival accoglie oltre 120.000 spettatori per più di 400 eventi (spettacoli, dibattiti, incontri, letture, proiezioni).
Tiago Rodrigues, alla guida del Festival dal settembre 2022, si impegna a fare del Festival un luogo d'incontro internazionale per la creazione teatrale, un felice connubio tra memoria, storia, patrimonio e futuro, sperimentazione e una più forte presenza locale, facendo dell'ecologia una priorità e promuovendo l'accessibilità in tutte le sue dimensioni.
Nel 2013 è stato inaugurato FabricA, il primo spazio appositamente progettato per il Festival. Luogo di residenza per gli artisti durante tutto l'anno, ospita un auditorium grande quanto il palcoscenico della Cour d'Honneur e consente al Festival di intensificare gli sforzi per sensibilizzare tutti i pubblici alle arti dello spettacolo.
Nel 2026, dopo l'inglese, lo spagnolo e l'arabo, il Festival d'Avignon accoglierà una lingua asiatica che si sta diffondendo in tutto il mondo: il coreano. La cultura sudcoreana affascina il mondo: K-pop, cinema, serie televisive, letteratura... Ma al di là di questo soft power, vogliamo rivelare la ricchezza delle arti sceniche coreane.
Per maggiori informazioni, visitare il sito https://festival-avignon.com/
Leggi di più