Fabrik Théâtre

Per molto tempo vi si riparavano le automobili. Poi arrivarono gli artisti. Vi presero posto, era “Le Théâtre du Graal”. Così, l'officina in cui si curava la meccanica, divenne un posto in cui ci si preoccupava delle anime.

Un nuovo luogo di Cultura era nato ad Avignone.

Poi, nel 1997, altri artisti, saltimbanchi, attori, artisti plastici, ballerini, musicisti del “Théâtre du Kronope”, mandati via da un altro luogo per intolleranza, vennero a sistemarsi in questo posto provvidenziale. Artisti e operai del palcoscenico, presero il nome di “Fabrik’Théâtre” e il luogo da Zona Industriale dismessa divenne Zona Artistica.

Dove si parla di cultura e di principi...

L’idea culturale che vi si sviluppò fece emergere le parole interdisciplinarità e aiuto alla produzione artistica. Così, dal 1997 la Fabrik’Théâtre è diventata, per essenza, un luogo alternativo di espressione e di cultura, quindi un sostegno attivo alla produzione di spettacoli viventi.

E dove gli atti sono la base...

Ogni mese, ogni anno trascorso e ogni volta un po' di più, la Fabrik’Théâtre ha cercato, tramite residenze di artisti, incontri, programmazioni, scambi tra le espressioni artistiche più svariate e le creazioni, di dedicarsi al processo di creazione e alla sua dinamica.

In effetti, il metodo che si afferma mira a reintrodurre nella creazione artistica vivente, i momenti di dialogo e di relazione con gli artisti, con il pubblico, con i professionisti dello spettacolo, con il quartiere, con la città e con le galassie lontane.

Vogliamo che ogni atto di base della nostra area di intervento sia occasione per dibattere sulla società, sulla natura umana e sui suoi interrogativi. Alcuni chiamano ciò “metodo alternativo”, ma preferiamo dire “civile”, poiché si tratta di essere qui presenti e attori della società a cui apparteniamo.

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